Quando si parla di vittima o carnefice, spesso l’ingiustizia è un segnale di disordini nelle relazioni familiari di generazioni precedenti. In alcuni casi può essere una forma di “lealtà invisibile” verso un antenato che ha vissuto situazioni simili, oppure una manifestazione di sofferenze familiari irrisolte. Nelle costellazioni, la persona può essere guidata ad esplorare e risolvere il legame con questi eventi passati, liberandosi da schemi ripetitivi che influenzano la propria vita. Capita che la scelta del proprio partner cada su una persona violenta. La violenza fisica oppure psicologica in una relazione può derivare da traumi generazionali non risolti, come esperienze di abuso o conflitto presenti nel sistema familiare. Quando episodi di violenza si sono verificati nelle generazioni precedenti, si può sviluppare una sorta di “memoria inconscia” che si manifesta anche nelle generazioni successive. Hellinger ha osservato che, attraverso le costellazioni, le persone possono riconoscere e “vedere” queste dinamiche invisibili, portando alla luce emozioni e modelli nascosti che causano sofferenza, per poi liberarsene e ristabilire l’equilibrio. L’incapacità di trovare la giustizia o di mantenere relazioni in cui non si vive l’umiliazione è un altro tema ricorrente nelle costellazioni “vittima e carnefice”. Spesso, chi affronta questa difficoltà è inconsciamente legato a un evento doloroso nel sistema familiare, come una ingiustizia subita o procurata, una separazione difficile o un tradimento o una truffa subito o causata. Questo tipo di blocco può essere il risultato di una lealtà familiare, per cui l’individuo si sente inconsciamente vincolato a rimanere in sofferenza, per onorare simbolicamente qualcuno nella sua famiglia.